Cenni Storici

 

Alcuni cenni storici


Notizie storiche riguardanti il territorio dell’attuale Comune di Lodrino attestano la proprietà del Monastero benedettino di Bobbio (attuale provincia di Piacenza) sulle terre e sugli abitanti fin dall’età romano- barbarica. Successivamente, in età longobarda, si accrebbe il potere del Monastero bresciano di S. Salvatore, fondato da Ansa, moglie dell’ultimo re longobardo Desiderio, e di cui fu prima badessa Asberga (o Anselperga), figlia del re e sorella di Ermengarda, prima moglie di Carlo Magno.

È verisimile quindi che in questo periodo le terre in questione passassero sotto il controllo del più vicino monastero bresciano. La prima menzione del comune risale all’estimo visconteo del 1385, che lo include nella ‘Quadra di Valle Trompia’, nucleo di aggregazione sovraterritoriale che permarrà anche durante la dominazione veneziana.

In questi anni le fortune del paese sono legate a quelle della sua famiglia egemone, i Morandi (in dialetto ‘Morandù’), che aveva interessi economici nell’estrazione del ferro a Bovegno e Collio, ma anche nella sua lavorazione in loco e nel commercio con la Valle Sabbia. Di questo primato familiare restano le monumentali abitazioni, oltreché menzioni di sindaci e parroci della famiglia. Carestie, pestilenze, e soprattutto ripetute alluvioni segneranno a partire dal ’600 la crisi dell’economia del paese, e determineranno un cospicuo flusso migratorio della popolazione verso la Svizzera.

Nell’ultimo secolo la tendenza si è fortunatamente invertita, e Lodrino, accanto alle tradizionali attività pastorali e artigianali, ha riscoperto anche la sua vocazione al turismo di relax e ha visto crescere il numero delle seconde case sul suo territorio.

Ultima modifica: Lun, 14/03/2016 - 09:59